Per incontrare il futuro bisogna dirigersi a est, si dice spesso. Nell’ambito del progetto Utsukushima (“beautiful Fukushima”), Paolo Lorenzini, presidente di AT-OS, e la città di Koryama, prefettura di Fukushima, hanno stretto un accordo: AT-OS svilupperà in Giappone una linea di macchine per il lavaggio e disinfezione dei dispositivi medici.
Da molti anni, ormai, il governo giapponese e la prefettura di Fukushima stanno allestendo un polo internazionale per lo sviluppo dell’ingegneria medica. A questo proposito, dal 2005, si tiene a novembre nella città di Koryama il convegno annuale Medical Creation: un luogo di scambio di informazioni e tecnologie tra produttori di dispositivi medici, imprese e università, cui quest’anno ha partecipato anche AT-OS.
Investire in Giappone, paese dai costi più alti rispetto ad altri, potrebbe oggi sembrare svantaggioso. Eppure è una scelta che va in direzione della qualità e delle best practices. In tutto il mondo il Giappone è, infatti, sinonimo di efficienza, affidabilità e dedizione: gli stessi valori cui si ispira At-Os nella progettazione delle sue macchine per il lavaggio dei dispositivi medici, centrali di sterilizzazione e sale operatorie.
Il progetto Utsukushima è ambiziosissimo. L’impegno della prefettura e del governo giapponese è di continuare a predisporre infrastrutture e servizi perché si inneschi in circolo virtuoso tra industria, governo e ricerca. Marchi leader del settore come Jhonson & Jhonson e Olympus e regioni industriali d’eccellenza come la tedesca Nordrhein Westfahlen stanno già partecipando al progetto.
Da un lato, infatti, la presenza di università come la Fukushima Medical University, University of Aizu, Niho Univeristy College, garantisce alle imprese personale altamente qualificato. Dall’altro, infrastrutture predispote come il Fukshima Medical Device Development Support Centre, forniscono luoghi adeguatamente attrezzati per fare ricerca e innovare.
Nell’intraprendere questa avventura, AT-OS si augura di portare in dote all’ambizioso progetto giapponese l’estro e la genialità del design italiano.
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